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Le problematiche della sanità, le evoluzioni della legislazione ordinaria e regionale, le sofferenze finanziarie e il ritardo dei pagamenti hanno assunto un peso sempre più ingombrante nella vita delle imprese fornitrici di prodotti e servizi sanitari, provocando complicazioni rilevanti non solo sul piano economico ma anche, e soprattutto, su quello organizzativo e delle risorse umane.

Lo “Studio Legale Cavallaro & Partners”, grazie alla sua esperienza trentennale maturata nel campo del diritto sanitario, in seguito all’ assistenza e consulenza legale prestata a numerosi fornitori delle Aziende sanitarie locali e delle Aziende ospedaliere, conosce molto bene la delicata situazione debitoria in cui riversa la sanità campana.

Si tratta di una vera e propria valanga di debiti in sospeso. Basti pensare che si contano per la sola Campania debiti per 876 milioni di euro, una cifra a dir poco spaventosa che continua a peggiorare la già complicata realtà delle imprese fornitrici delle strutture sanitarie pubbliche, costrette a vivere con il peso dei crediti insoluti.

Lo stop delle azioni esecutive contro le A.S.L. e le A.O. nelle regioni facenti parte del Piano di rientro, quali: Campania, Lazio, Molise, Basilicata, Calabria, Sicilia, Piemonte è stato disposto dall’ articolo 6bis della legge 189/2012, che ha convertito in legge il decreto Balduzzi sulla sanità pubblica “Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute”.

L’ attuale situazione di paralisi dell’ indotto economico che ruota intorno alla sanità della regione Campania, ma anche delle altre regioni, è da individuare proprio nell’ articolo 6bis della legge 189/2012, che ha stabilito l’ estinzione di diritto dei pignoramenti e delle prenotazioni a debito sulle rimesse finanziarie trasferite dalle Regioni in deficit ad A.S.L. ed aziende ospedaliere.

Tutto ciò si traduce in impignorabilità da parte di tutti i creditori nelle regioni commissariate o sotto la tutela dal Governo per i mega deficit sanitari, e la regione Campania rientra in entrambe le categorie. Tale scenario è ben noto allo “Studio Legale Cavallaro & Partners”, il quale monitora quotidianamente gli sviluppi di questo blocco temporaneo della sanità campana considerate le buone possibilità che sussistono per tutte le imprese fornitrici delle A.S.L. e delle P.a. di cominciare a riscuotere i crediti arretrati.

A tal proposito è utile ricordare che lo scorso anno, il Tribunale di Napoli e il Tar Campania avevano sollevato davanti alla Corte Costituzionale questione di legittimità costituzionale, evidenziando come il blocco dei pignoramenti si risolvesse in una situazione di inammissibile immunità e privilegio per la pubblica amministrazione debitrice.

“La questione dell’ impignorabilità è all’ esame della Corte Costituzionale, già da tempo” afferma l’ Avvocato Gennaro Cavallaro, senior partner dello “Studio Legale Cavallaro & Partners”, “la decisione dei giudici costituzionali è attesa per il 27 marzo e ci auguriamo che ci sia una svola decisiva per risolvere un problema che da anni affligge le realtà imprenditoriali di ben cinque regioni. Sono fiducioso e convinto che ancora per poco, le regioni sottoposte al Piano di rientro potranno avvalersi dell’ impignorabilità. Le A.S.L. stanno già cominciando a transigere con le loro imprese fornitrici, questo è sicuramente un segnale positivo. Intanto, lo “Studio Legale Cavallaro & Partners”, da sempre attento alle dinamiche del settore sanitario, sta procedendo nei confronti delle A.S.L. della regione Campania, per il recupero sia in forma stragiudiziale che giudiziale delle spese di registrazione dei decreti ingiuntivi e delle sentenze, a tutela delle imprese che operano nell’ ambito sanitario e farmaceutico”.