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E’ fondamentale, nella mediazione disposta dal giudice, il rispetto dei tempi e dei termini e la corretta gestione della procedura:
-15 giorni assegnati alle parti per l’ attivazione della mediazione;
-30, i giorni a decorrere dal deposito entro i quali l’ OdM deve fissare il primo incontro.
Ebbene, se la parte adempie con tempestività all’ ordine del Giudice, sarebbe legittimo e doveroso attendersi che l’ organismo di mediazione adito si assicuri di attende con efficienza e scrupolosità al suo ufficio: pare, pertanto, abbastanza difficile immaginare che si ritorni in udienza senza aver effettivamente esperito il tentativo di mediazione, o meglio, senza che l’ organismo abbia messo le parti nelle condizioni di farlo
E, in realtà, è quanto accaduto presso un organismo pavese, che ha fissato il primo incontro bel oltre il termine di 30 giorni previsto ai sensi dell’ art. 8 co. I d.lgvo 28 del 2010 così come modificato dalla L.98/2013, oltrepassando, anzi, anche il termine ultimo per la conclusione della procedura stessa.
Sembra paradossale in tal caso che sia stata la qualità del servizio di mediazione, istituto che dovrebbe nella prassi assorbire e concentrare i tempi del processo, a dilatarne ulteriormente la durata, spingendo il Giudice a riservarsi sulla pronuncia della decisione di merito.
E proprio col fine di evitare lungaggini e facilitare l’ accesso e la trasparenza del servizio, Concilia Lex S.p.A. sta organizzando, aggiungendo ai servizi già disponibili quali deposito on-line e partecipazione tramite piattaforma riservata, un’ ampia gamma di prestazioni fruibili in modalità digitale, grazie alle quali gli utenti, parti e legali, potranno avere completa partecipazione a tutte le fasi della procedura, dal deposito al rilascio del verbale conclusivo.
Chi segue gli altri non arriva mai primo!

A cura dell’ Addetto Stampa Concilia Lex