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Dopo anni di percorsi in salita e battaglie per far riconoscere in Italia la cultura della mediazione civile e commerciale, sembra che qualcosa si stia muovendo. Lo testimoniano le ultime statistiche pubblicate dal ministero della Giustizia sull’ andamento della mediazione civile e commerciale dal 2011 al 2016 e l’ attenzione rivolta a questo istituto anche alla luce delle recenti considerazioni stabilite dalla Commissione Alpa.

Mediazione più valida della negoziazione assistita, dunque, con numero di mediazioni triplicate rispetto al primo anno di riferimento (erano 60.810 nel 2011 e al 2016 risultano 183.977) ma diminuite rispetto al 2015, anno che in assoluto ha fatto registrare il numero più alto delle mediazioni civili (196.247).

Un cambiamento enorme lo si nota anche nel contesto della formazione e della preparazione dei mediatori. Se all’ inizio (fino al 2012, più o meno) si dedicava ad essa un massimo di 50 ore, oggi le cose stanno nettamente cambiando, con la conseguenza che è calato il numero dei mediatori: da un numero di circa 100 mila nel 2012 si è passati a 22.786, cifra che risale al febbraio di quest’ anno. Meno mediatori, dunque, ma più professionali e competenti.

Ultimo dato interessante, infine, la riduzione degli organismi di mediazione, passati da 986 del 2013 a 778 nel 2016. Secondo quanto scritto dalla Commissione Alpa, all’ interno dell’ audizione del Ministero della Giustizia: tra il 2014 ed il 2016 “un quarto degli organismi è stato cancellato […] il numero di organismi cancellati è stato superiore di quasi sette volte quello dei nuovi organismi iscritti […] le ispezioni di controllo effettuate –pari a 125- hanno condotto alla cancellazione o la sospensione di quasi la metà degli organismi di mediazione”.

A cura dell’ addetto stampa Concilia Lex S.p.A. dott.ssa Jenny Giordano