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Tribunale di Roma: il Giudice Moriconi ed il passaggio dalle Adr alle Asr

Il Giudice Massimo Moriconi del Tribunale di Roma, ha per l’ennesima volta colto nel “segno della mediazione” coniando l’innovativo acronimo A.S.R. (che sta per alternative sentence resolution). Nell’ultima ordinanza ex art. 5 co 2 il magistrato parte da una premessa affermando che le ADR sono il futuro la forza, e la diffusione di tali strumenti A.D.R. rappresenta forse l’unica vera efficace rivoluzione culturale dell’epoca, che segnerà il destino delle future generazioni di giuristi, ed il contributo del giudice, volto alla sperimentazione ed alla ricerca dei migliori moduli gestionali, è e sarà decisivo in tal senso.

Quindi un provvedimento innovativo in cui viene sperimentato un nuovo modo di approccio all’utilizzo del binomio proposta ex art. 185- mediazione ex art. 5 comma 2, in cui la sentenza rappresenta l’extrema ratio in modo allentare la rigidità della proposta, che secondo il giudice spesso è essenziale in taluni tipi di contenzioso (ad esempio laddove sia parte una pubblica amministrazione), consentendo una maggiore libertà e spazi di discussione e trattative alle parti e quindi favorendo il raggiungimento di un accordo.

L’ordinanza si articola poi nelle varie fasi ormai note, che partono dalla proposta del giudice per giungere al tentativo di mediazione in caso di rifiuto della prima, invitando le parti in ragione della complessità della gestione negoziale della fattispecie e della conseguente necessità di alta professionalità del mediatore, a scegliere un organismo di mediazione di elevata e comprovata competenza. Il mediatore, a sua volta, in caso di mancato accordo potrà formulare una proposta che sarà prodotta, in caso di mancata accettazione, all’udienza di rinvio con la sola indicazione dell’accettazione o meno della parte indicata, e con esclusione di qualsiasi riferimento al contenuto delle ragioni del rifiuto. Il “modello Moriconi”, fa arricciare il naso ai puristi del processo, ma i numeri stanno dalla parte del giudice romano che ha smaltito interamente l’arretrato della XIII sezione del Tribunale capitolino.

Per leggere la sentenza vai nella sezione Giurisprudenza del nostro sito web, oppure clicca qui . A cura del responsabile scientifico di Concilia Lex S.p.A. avv. Pietro Elia

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