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Le attività formative del corso, in programma il 16 e 17 novembre a Udine negli spazi della sede Concilia Lex di Via del Gelso 3, sono state concepite con l’ obiettivo di fornire valide indicazioni ed elaborare buone prassi per la gestione ottimale delle procedure di mediazione. Negli ultimi mesi, per dare alla mediazione l’ impulso verso un definitivo decollo, è stata auspicato da più parti il compimento della “rivoluzione culturale” che ha scosso gli operatori del diritto a partire dal 2010.

A questo proposito, bisogna evidenziare il ruolo fondamentale che i mediatori, in questo switch, dovranno rivestire nell’ approccio al conflitto. Ciò grazie, soprattutto, a un’ attenta preparazione, formazione ed addestramento. Essere capaci di offrire il risultato ottimale, è il più forte deterrente per i detrattori dell’ istituto della mediazione e contemporaneamente la più solida leva per far compiere, in modo definitivo, il salto di qualità all’ istituto della mediazione.

Mediatori non ci si può improvvisare: la preparazione atta a gestire dinamiche e situazioni via via sempre più complesse ha bisogno di essere acquisita in maniera solida e costantemente aggiornata ed esercitata. Per questo i percorsi formativi di Concilia Lex si distaccano dall’ approccio della lezione frontale e dalla disamina descrittiva della norma vigente in materia di mediazione, ma lasciano spazio ad attività di addestramento mirate, al confronto su approcci e prassi possibili, con autorevoli esperti del mondo della magistratura o di particolari settori della disciplina. Un orientamento innovativo per i percorsi formativi obbligatori dedicati ai mediatori, che ormai percepiscono l’ inadeguatezza dei metodi tradizionali a vantaggio di iter di perfezionamento che abbiano una spiccata vocazione alla pratica.

A Udine, dunque, i corsisti avranno la possibilità di confrontarsi fin da subito con la pratica, perché nella pratica sono chiamati a svolgere il loro ruolo di promotori della mediazione. Come diceva Karl Kraus “La prova più forte contro una teoria è la sua applicabilità pratica”.

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A cura della Dottoressa Serena Casaburi